Radio Zena
Quando i Muse annunciano un nuovo brano, l’attenzione è immediata. E nel caso di “Unravelling”, si tratta di una delle loro composizioni più intime, oscure e – inaspettatamente – minimaliste. Dopo anni di sperimentazioni orchestrali, suoni da colonna sonora apocalittica e distorsioni galattiche, il trio britannico guidato da Matt Bellamy torna a stupire con un brano che preferisce il silenzio al fragore, l’introspezione alla teatralità.
“Unravelling” è un brano che sembra decostruire sé stesso, fin dal titolo. Il verbo “to unravel” significa infatti disfarsi, svelarsi, perdere coerenza ma anche rivelare verità nascoste. E proprio su questo doppio significato si gioca l’atmosfera della canzone: una lenta discesa nei pensieri più nascosti, tra ansia esistenziale e bisogno di redenzione.
Musicalmente, “Unravelling” si muove su coordinate cinematiche e ambient, vicine al sound dei Radiohead di A Moon Shaped Pool o delle colonne sonore firmate da Max Richter. L’apertura è affidata a un piano etereo e riverberato, su cui si innesta la voce nuda di Bellamy, che rinuncia al suo solito falsetto epico per una tonalità più fragile, quasi sussurrata. Nessuna batteria nei primi due minuti: solo synth ambientali, droni bassi, e archi elettronici che sembrano respirare. Poi, lentamente, si affaccia una pulsazione ritmica, quasi come un battito cardiaco, che cresce fino a esplodere in un finale orchestrale cupo e struggente.
Il testo parla di un’identità che si disgrega (“I’m unravelling the wires in my mind”), dell’impossibilità di fingere ancora, del desiderio di liberarsi da un ruolo che non si sente più proprio. È, a modo suo, una canzone politica nel senso più profondo: chiede chi siamo davvero, quando nessuno guarda. E lo fa con una sincerità disarmante.
I Muse, formati nel 1994 a Teignmouth (Devon), sono una delle band britanniche più influenti degli ultimi trent’anni. Famosi per il loro mix di rock progressivo, elettronica e musica sinfonica, hanno all’attivo album epocali come Origin of Symmetry, Absolution e Black Holes and Revelations. Negli anni si sono evoluti, abbracciando anche sonorità più pop e dance-rock, senza mai perdere il loro gusto per il grandioso e lo spettacolare. Eppure, con “Unravelling”, sorprendono ancora una volta: scegliendo la sottrazione, la delicatezza, la verità.
È una scelta coraggiosa per un Disco Ora, e proprio per questo Radio Zena ha voluto inserirlo nei momenti più profondi della giornata – l’alba, il primo pomeriggio, la notte fonda – quando le canzoni non si ascoltano solo con le orecchie, ma anche con la pelle.
Scritto da: Radio Zena
Disco Ora Muse Novità Radio Zena Unravelling