Radio Zena
Con “Ghosts”, YUNGBLUD torna a far vibrare le corde più intime della sua generazione, firmando uno dei brani più intensi e maturi della sua carriera. Lontano dai toni provocatori e punkeggianti degli esordi, questa volta l’artista britannico si affida a una ballata post-grunge che parla di perdita, rimpianto e dei fantasmi che ci portiamo dentro ogni giorno. Un brano profondo, cupo, ma anche pieno di empatia, che Radio Zena ha scelto come Disco Ora nelle ore più riflessive della giornata.
“Ghosts” si apre con una chitarra acustica appena sfiorata, un arpeggio malinconico che richiama il miglior rock alternativo degli anni ’90 – da Nirvana a Placebo – ma con una scrittura decisamente contemporanea. La voce di YUNGBLUD, sussurrata e dolente nei primi versi, cresce con forza emotiva fino a esplodere in un ritornello travolgente, dove si mescolano distorsioni, archi sintetici e un tappeto ritmico incalzante. È un brano che cresce come una marea: inizia con la solitudine e finisce con un grido collettivo, come se tutti stessimo urlando insieme contro i nostri fantasmi.
Il testo è una confessione senza filtri: “I see ghosts in the mirror, in my bed, in my mind”. Ma non si tratta solo di spiriti metaforici: sono memorie, errori, paure, relazioni finite male, traumi mai davvero superati. In “Ghosts”, YUNGBLUD si mostra vulnerabile ma mai vittimista, come un ragazzo che ha deciso di affrontare il dolore guardandolo in faccia, senza anestesia. Il risultato è una canzone che parla direttamente a chiunque abbia mai lottato con l’ansia, il lutto o la sensazione di essere seguito da qualcosa di irrisolto.
YUNGBLUD, pseudonimo di Dominic Harrison, è uno degli artisti più iconici della Gen Z. Nato nel 1997 a Doncaster, ha debuttato nel 2018 con l’album 21st Century Liability, che lo ha fatto emergere come una voce ribelle e politicamente impegnata. Negli anni ha costruito una fanbase devota, grazie alla sua capacità di mescolare punk, pop, emo, e rock alternativo con testi che parlano di identità, salute mentale, amore queer e resistenza. Sempre teatrale, a volte sopra le righe, ma mai banale, è riuscito a rimanere autentico in un panorama musicale spesso omologato.
Con “Ghosts”, YUNGBLUD firma il suo brano più adulto. Qui non ci sono slogan o provocazioni: solo un ragazzo che racconta ciò che resta dopo la tempesta. Il brano è stato prodotto da Chris Greatti, già al fianco di artisti come Poppy e Blink-182, ed è stato pubblicato come singolo stand-alone in attesa del prossimo album, previsto per fine 2025.
In una playlist radiofonica dominata da beat frenetici, “Ghosts” è una pausa necessaria, un momento di verità. Per questo Radio Zena lo ha scelto come Disco Ora delle ore solitarie, quelle in cui la notte sconfina nell’alba, e la musica è la sola cosa che ci tiene ancora svegli.
Scritto da: Radio Zena
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